Accadde oggi: il lancio dello Sputnik

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Oggi è il 4 di ottobre, e in tutta la Russia è il giorno in cui si celebrano le imprese spaziali degli astronauti di questo Paese. Ricorre infatti l’anniversario di uno dei più importanti eventi della storia del programma spaziale russo, e più in generale dell’astronomia internazionale. In questo giorno nel 1957, dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, ebbe luogo il lancio del primo satellite artificiale mandato in orbita intorno alla Terra.

Oggi è il 4 di ottobre, e in tutta la Russia è il giorno in cui si celebrano le imprese spaziali degli astronauti di questo Paese. Ricorre infatti l’anniversario di uno dei più importanti eventi della storia del programma spaziale russo, e più in generale dell’astronomia internazionale. In questo giorno nel 1957, dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, ebbe luogo il lancio del primo satellite artificiale mandato in orbita intorno alla Terra.
Il lancio, da parte dell’Unione Sovietica, dello Sputnik-1 segnò l’inizio dell’era spaziale dell’intera umanità.
Ogni 4 ottobre in Russia si celebra il giorno delle forze cosmiche nazionali (День космических войск России), istituito con decreto presidenziale nel 2006 per celebrare appunto questo importantissimo traguardo scientifico e militare.
 
Il satellite era una sfera di 58cm di diametro
 
Il lancio
 
Il lancio dello Sputnik-1 ebbe luogo venerdì 4 ottobre 1957 alle 22:28 ora di Mosca (le 19:28 ora di Greenwich) grazie al lavoro e alla conoscenza di alcuni dei migliori scienziati astronauti sovietici (Mstislav Keldysh, Mikhail Tichonravov e Gleb Maksimov solo per citarne alcuni).
L’annuncio ufficiale da parte del governo sovietico fu dato la notte tra il 4 ed il 5 ottobre per mezzo radio, ed ebbe un fortissimo impatto sui media di tutto il mondo, anche perché in quel momento la corsa allo spazio era diventata la misura quasi ufficiale della potenza di un Paese.
Il satellite rimase in orbita per 92 giorni compiendo circa 1440 orbite intorno al nostro pianeta, ovvero percorrendo una distanza di quasi 60 milioni di kilometri, all’incredibile velocità di oltre 28mila km orari (circa 7,8 km al secondo), fu osservato da diversi osservatori in tutto il mondo e bruciò durante il rientro in atmosfera il 4 gennaio 1958.
In orbita, lo Sputnik-1 ha permesso agli scienziati di effettuare numerosi importantissimi esperimenti sul passaggio delle onde radio nella ionosfera, sulla densità degli strati superiori dell’atmosfera e su tanto altro ancora.
 
Il cosmodromo di Baikonur dal quale fu effettuato il lancio
 
Il programma spaziale
 
Il programma Sputnik, sviluppato a partire dal 1948, ha portato al lancio di altri satelliti orbitanti dopo quello del 4 ottobre. Il nome, che appunto significa satellite, è stato in realtà coniato dai giornalisti. L’ultimo lancio del programma, ovvero quello del satellite Sputnik-10, ebbe luogo il 25 marzo 1961 dalla stessa base kazaka di Baikonur.
Le successive missioni spaziali portarono l’Unione Sovietica ad inviare nello spazio anche il primo uomo, ovvero il pilota e cosmonauta russo Jurij Gagarin, appena ventisettenne, il 12 aprile 1961. Prima di partire a bordo della navicella Vostok 1, che completò un’intera orbita ellittica intorno alla terra in meno di due ore, Gagarin pronunciò la storica espressione: “поехали!”, ossia: “Andiamo!”.
All’interno della navicella di 4,7 tonnellate Gagarin svolse essenzialmente la funzione di passeggero, essendo essa controllata da alcuni computer a terra, ma egli fu la prima persona a poter fornire alla comunità scientifica informazioni sul nostro pianeta visto dallo spazio.
Tornato in Patria, Gagarin fu subito nominato Eroe dell’Unione Sovietica.
Accadde oggi: il lancio dello Sputnik